Stand by me
pregherò per te
“Non torneranno più le mille notti in bianco”, cantano i Negrita… mi manca il fiato, mi mancano le idee, mi manca la capacità di dire quello che ho dentro… non riesco a dirlo nemmeno a me stesso, figuriamoci agli altri.
Sentirsi completamente spogliati e nudi, singhiozzanti nel pensare e nell’agire… e no, non torneranno più milioni di cose tra di noi.
Il “concerto” non ha più senso ora che non posso più viverlo con te, né posso telefonare per farti ascoltare la tua preferita, gridare insieme o guardarti mentre mi dici che non sono esatta-mente perfetto, ma che sono una per-fetta copia del miglior me stesso…
una fetta di perfezione di me, in pratica!!!
Già, ora che non mi fai più notare la mia in-completa capacità di concretezza, ora che il tuo amorevole sorriso non può spingersi oltre il “non detto”… che era un “non voglio dire”, ora che non puoi più “non dire” io riesco a “sentirti” come non ho mai saputo fare.
Oracheilcieloèmenoblu, adesso che avrei orecchie per i “non detti” mi tocca ascoltare i “detti da paese” e abbozzare, per non sprecarmi in parole che si perderebbero nel vento.
È così, deve andare così… così è la vita, il tempo aiuta!!! Questo dicono, amico mio, con queste parole mi rimbambiscono e con la saccenteria tipica di chi è ignorante. Ignorano, infatti, tutto ciò che esce fuori dal loro angusto orticello e dai limitati orizzonti dei loro sguardi.
Noi avremmo discusso della bellezza, a te molto cara, di “pregherò” del Celentano nazionale e della “stand by me” versione Motörhead, più affine al mio spirito!
“Pregherò per te che hai la notte nel cuor”
Questo dicevano i tuoi occhi adamantini, questo bastava, questo mi bastava, questo non c’è più, adesso è soltanto la nebulosa a inghiottire i respiri profondi, fumo acre e intenso che fa sembrare tutto nulla, che rende ciechi e stupidi… perché la realtà è distante… è ben oltre la capacità, la possibilità di essere oltre!!!!
Mi dicono di non citarla né gridarla questa realtà, ma tu mi conosci e sai che mi è impossibile. La nudità dell’essenziale supera sempre il freddo di chi è vestito, il rock supera sempre le “viziate” rockstar!!!
Molte persone “superano” da sole ed è in-credibile la semplicità con cui ci riescono… il complice con-divide ogni frammento della tua inquietudine, ogni tormento, aiuta a sopportare… su(p)-portandoti!!
Vorrei un abbraccio dei tuoi, uno sguardo dei nostri basterebbe…
Oracheilcieloèmenoblu la pioggia scende fitta e copiosa sul concerto… tagliente e crudele come non mai!
Stand by me
pregherò per te
“Non torneranno più le mille notti in bianco”, cantano i Negrita… mi manca il fiato, mi mancano le idee, mi manca la capacità di dire quello che ho dentro… non riesco a dirlo nemmeno a me stesso, figuriamoci agli altri.
Sentirsi completamente spogliati e nudi, singhiozzanti nel pensare e nell’agire… e no, non torneranno più milioni di cose tra di noi.
Il “concerto” non ha più senso ora che non posso più viverlo con te, né posso telefonare per farti ascoltare la tua preferita, gridare insieme o guardarti mentre mi dici che non sono esatta-mente perfetto, ma che sono una per-fetta copia del miglior me stesso…
una fetta di perfezione di me, in pratica!!!
Già, ora che non mi fai più notare la mia in-completa capacità di concretezza, ora che il tuo amorevole sorriso non può spingersi oltre il “non detto”… che era un “non voglio dire”, ora che non puoi più “non dire” io riesco a “sentirti” come non ho mai saputo fare.
Oracheilcieloèmenoblu, adesso che avrei orecchie per i “non detti” mi tocca ascoltare i “detti da paese” e abbozzare, per non sprecarmi in parole che si perderebbero nel vento.
È così, deve andare così… così è la vita, il tempo aiuta!!! Questo dicono, amico mio, con queste parole mi rimbambiscono e con la saccenteria tipica di chi è ignorante. Ignorano, infatti, tutto ciò che esce fuori dal loro angusto orticello e dai limitati orizzonti dei loro sguardi.
Noi avremmo discusso della bellezza, a te molto cara, di “pregherò” del Celentano nazionale e della “stand by me” versione Motörhead, più affine al mio spirito!
“Pregherò per te che hai la notte nel cuor”
Questo dicevano i tuoi occhi adamantini, questo bastava, questo mi bastava, questo non c’è più, adesso è soltanto la nebulosa a inghiottire i respiri profondi, fumo acre e intenso che fa sembrare tutto nulla, che rende ciechi e stupidi… perché la realtà è distante… è ben oltre la capacità, la possibilità di essere oltre!!!!
Mi dicono di non citarla né gridarla questa realtà, ma tu mi conosci e sai che mi è impossibile. La nudità dell’essenziale supera sempre il freddo di chi è vestito, il rock supera sempre le “viziate” rockstar!!!
Molte persone “superano” da sole ed è in-credibile la semplicità con cui ci riescono… il complice con-divide ogni frammento della tua inquietudine, ogni tormento, aiuta a sopportare… su(p)-portandoti!!
Vorrei un abbraccio dei tuoi, uno sguardo dei nostri basterebbe…
Oracheilcieloèmenoblu la pioggia scende fitta e copiosa sul concerto… tagliente e crudele come non mai!
Qui posso dire solo “lacrime”.
L’ hai amata. Basta così. Va bene così.
Il dolore lo hai vissuto intensamente.
Ma non l’hai sprecato, anzi hai avuto la forza di trasformarlo in versi che mi hanno tenuta fino all’ ultimo punto con il fiato sospeso.
Grazie,
perché il tuo dolore è diventato poesia!
Raffaella