Io la rockstar Tu il rocker
La Rockstar ha fame di fama e sbrana per averla ad ogni costo. La pelle del Rocker è libera dalla brama di potere e vive soltanto del suo rifiuto LIBERock
Sono io la rockstar del posto e non si discute, sono temuto, incuto terrore, cammino per la mia strada e non guardo in faccia nessuno. Solitario e feroce mi aggiro per boschi e campagne, palco perfetto per i miei “Graffi” u(r)lulanti e i miei riff che sbranano chiunque soddisfi i miei appetiti.
Posso avere tutto quello che voglio perché sono il più duro e pericoloso: sono io, il Lupo, a dettare le regole di questo show business!!!
Ho il potere, l’abbondanza di prede, la mia chitarra fatta di zanne taglienti che suona da dio… eppure invidio quel semplice uomo che mi osserva e sembra l’unico a non voler prendere il mio posto su questo palco!!! Il suo sguardo è mite e non mi fa paura, ma all’improvviso mi sento stretto in una morsa, fatta di ingabbianti cliché e stereotipate rincorse verso ciò che tutti br-amano, schiavo del ripetuto desiderio che ogni uomo si affanna a cercare.
Sono disprezzato da tutti perché tutti vorrebbero essere “il Lupo”, ma nessuno ci riesce; tutti a inseguire ciò che solo io posso ottenere con estrema facilità, facilità che mi invidiano e che io inizio a sentire “soffocante”!
Sono una rockstar, è vero, ma faccio soltanto ciò che la mia natura richiede, ciò che ogni altro lupo farebbe…non sono un rocker come te, piccolo umile uomo!!!
Posso avere tutto, ma non quello che hai tu… il nulla mi rende famelico, il niente rende te ricco e beato.
Ogni languore saziato diventa schiavo di quello successivo e tu, invece, sei libero di non saziarne nessuno.
Non ti frega di ciò che mangi o se mangi, se sei vestito o nudo, se hai scarpe stracciate o calli a farti da suola, se agli occhi degli altri appari un de-mente senza senno, uno stolto di cui farsi beffa… tu sorridi e ti fai beffa delle beffe, come soltanto un rocker sa fare; scegli di non diventare schiavo delle sentenze altrui perché non ti pieghi a regole etero-dirette… la tua regola è nella profondità del tuo sentire e questo ti basta!!!
Sembri il pescatore di De André, la semplicità della tua esistenza rende la tua figura affascinante e magnetica anche agli occhi di chi è lontano dal tuo palcoscenico! Il tuo respiro è fuori dal mondo e rende me, assassino in fuga dalla trappola dei miei pensieri mai quieti, spettatore dell’in-potenza che diventa liberante liber-azione!!!
Io, così distante da te, non invidio il tuo essere “santo”, ma la forza e il carisma del tuo vivere realmente fuori dagli schemi di un eterno ritorno del banale, invidio il tuo essere semplice-mente Francesco… liberock!!!
Io la rockstar Tu il rocker
La Rockstar ha fame di fama e sbrana per averla ad ogni costo. La pelle del Rocker è libera dalla brama di potere e vive soltanto del suo rifiuto LIBERock
Sono io la rockstar del posto e non si discute, sono temuto, incuto terrore, cammino per la mia strada e non guardo in faccia nessuno. Solitario e feroce mi aggiro per boschi e campagne, palco perfetto per i miei “Graffi” u(r)lulanti e i miei riff che sbranano chiunque soddisfi i miei appetiti.
Posso avere tutto quello che voglio perché sono il più duro e pericoloso: sono io, il Lupo, a dettare le regole di questo show business!!!
Ho il potere, l’abbondanza di prede, la mia chitarra fatta di zanne taglienti che suona da dio… eppure invidio quel semplice uomo che mi osserva e sembra l’unico a non voler prendere il mio posto su questo palco!!! Il suo sguardo è mite e non mi fa paura, ma all’improvviso mi sento stretto in una morsa, fatta di ingabbianti cliché e stereotipate rincorse verso ciò che tutti br-amano, schiavo del ripetuto desiderio che ogni uomo si affanna a cercare.
Sono disprezzato da tutti perché tutti vorrebbero essere “il Lupo”, ma nessuno ci riesce; tutti a inseguire ciò che solo io posso ottenere con estrema facilità, facilità che mi invidiano e che io inizio a sentire “soffocante”!
Sono una rockstar, è vero, ma faccio soltanto ciò che la mia natura richiede, ciò che ogni altro lupo farebbe…non sono un rocker come te, piccolo umile uomo!!!
Posso avere tutto, ma non quello che hai tu… il nulla mi rende famelico, il niente rende te ricco e beato.
Ogni languore saziato diventa schiavo di quello successivo e tu, invece, sei libero di non saziarne nessuno.
Non ti frega di ciò che mangi o se mangi, se sei vestito o nudo, se hai scarpe stracciate o calli a farti da suola, se agli occhi degli altri appari un de-mente senza senno, uno stolto di cui farsi beffa… tu sorridi e ti fai beffa delle beffe, come soltanto un rocker sa fare; scegli di non diventare schiavo delle sentenze altrui perché non ti pieghi a regole etero-dirette… la tua regola è nella profondità del tuo sentire e questo ti basta!!!
Sembri il pescatore di De André, la semplicità della tua esistenza rende la tua figura affascinante e magnetica anche agli occhi di chi è lontano dal tuo palcoscenico! Il tuo respiro è fuori dal mondo e rende me, assassino in fuga dalla trappola dei miei pensieri mai quieti, spettatore dell’in-potenza che diventa liberante liber-azione!!!
Io, così distante da te, non invidio il tuo essere “santo”, ma la forza e il carisma del tuo vivere realmente fuori dagli schemi di un eterno ritorno del banale, invidio il tuo essere semplice-mente Francesco… liberock!!!