Intervista alla chitarra parte 2:

gli opposti si ri-compongono nell'infinito istante


È proprio quell’istante in-finito a farti capire che le persone stanno aspettando da te, in quel preciso momento, in quell’attimo “fuori” da ogni dimensione di spazio-tempo, un solo che le faccia tremare, un solo nel quale possano chiudere gli occhi e magari commuoversi, o addirittura… muovere il culo da sedie ingessate e irrispettose del sound che le tue cinque corde sono in grado di far ri-suonare e tra-sognare in ogni dove, in ogni palpito! Quell’istante senza tempo ti fa comprendere i “respiri” che hai davanti agli occhi, sotto il palco, quei respiri che vorrebbero, grazie a te, aggiornare il loro vocabolario delle emozioni o, semplicemente, dimenticarsi per un minuto delle tristezze del quotidiano.
In quell’istante il fuoco sei TU, TU sei l’energia elettrica che entra nel tuo strumento sputafuoco per ri-entrare dentro di te, attraversandoti in ogni spigolo del tuo pensare, in ogni centimetro del tuo sentire.
In quell’istante TU sei il messaggero degli Dei che porta il verbo, in note “tirate” e quasi dolorose alle orecchie… e sai già che quel verbo non sarà mai uguale al verbo della sera precedente, perché avrà sempre una sfumatura diversa, una parola cambiata, una frase stravolta… stravolta come te, che stai respirando adrenalina assieme alle corde che fai “cantare”, in un’apoteosi che è più potente di ogni orgasmo “da urlo” che tu abbia mai avuto… niente regge il confronto!
Mi sono sempre chiesto se sia più bello fare l’amore o suonare il solo di David Gilmour in Comfortably Numb… voi che dite??? Beh… di ebbra follia ha quasi sempre vinto la seconda dimensione. Ma appunto…è ebbra follia!

Intervista alla chitarra parte 2:

gli opposti si ri-compongono nell'infinito istante

È proprio quell’istante in-finito a farti capire che le persone stanno aspettando da te, in quel preciso momento, in quell’attimo “fuori” da ogni dimensione di spazio-tempo, un solo che le faccia tremare, un solo nel quale possano chiudere gli occhi e magari commuoversi, o addirittura… muovere il culo da sedie ingessate e irrispettose del sound che le tue cinque corde sono in grado di far ri-suonare e tra-sognare in ogni dove, in ogni palpito! Quell’istante senza tempo ti fa comprendere i “respiri” che hai davanti agli occhi, sotto il palco, quei respiri che vorrebbero, grazie a te, aggiornare il loro vocabolario delle emozioni o, semplicemente, dimenticarsi per un minuto delle tristezze del quotidiano. In quell’istante il fuoco sei TU, TU sei l’energia elettrica che entra nel tuo strumento sputafuoco per ri-entrare dentro di te, attraversandoti in ogni spigolo del tuo pensare, in ogni centimetro del tuo sentire. In quell’istante TU sei il messaggero degli Dei che porta il verbo, in note “tirate” e quasi dolorose alle orecchie… e sai già che quel verbo non sarà mai uguale al verbo della sera precedente, perché avrà sempre una sfumatura diversa, una parola cambiata, una frase stravolta… stravolta come te, che stai respirando adrenalina assieme alle corde che fai “cantare”, in un’apoteosi che è più potente di ogni orgasmo “da urlo” che tu abbia mai avuto… niente regge il confronto!

Mi sono sempre chiesto se sia più bello fare l’amore o suonare il solo di David Gilmour in Comfortably Numb… voi che dite??? Beh… di ebbra follia ha quasi sempre vinto la seconda dimensione. Ma appunto…è ebbra follia!

Traiettoria del proiettile

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