Complici on the rocks
sigarette allo specchio
Due sigarette, intraviste in lontananza, si avvicinano a quel palco, calpestando di fumo l’erba inumidita dal pianto.
È un pianto di gioia, versato da migliaia di anime “in attesa”, con-fortante cornice di un quadro a tinte contrastanti, disegnato dalla cenere che entrambe le sigarette “sputano”, quasi con arco-balenico e vigoroso colore.
Al calar delle luci i volti si “mescolano” e si con-fondono, i destini si incrociano,
i silenzi sposano le urla delle chitarre e le due sigarette iniziano lo show.
Quella che è pigramente tirata fuori dal pacchetto sembra più incerta nel suo trattenersi fra dita tremanti e labbra serrate; la sigaretta arrotolata, invece, quasi irride il tabacco, impaurito dalla “bruciante” fine che lo aspetta e dalla mano sapiente che ne modella la sua essenza.
A guardarle da qui, appaiono come segnate da carismi diversi e di-vertenti allo stesso modo, ma a uno sguardo più attento è evidente il gioco di specchi che contraddistingue il loro esserCi: sembra un continuo, reciproco ri-mando di “fuochi” trasudanti passione… una elettiva corrispondenza, complice di segreti mai confessati e di intese annunciate dal rumore degli occhi.
È strano che due sigarette abbiano la capacità di suscitare parole che vanno ben al di là del canonico “nuoce gravemente alla salute”… ma il guardare del mondo è spesso distratto e banale… difficilmente osserva i particolari!
In pochi, infatti, si accorgerebbero che – dopo centinaia di assoli di chitarra e roboanti sobbalzi da doppia cassa – le due sigarette ri-tornano, nel posacenere dell’esistenza:
palcoscenico in cui si osservano e si scambiano il calore reciproco del proprio “fumo”…
senza venderlo a nessuno!
Sempre fraternamente accese, mai spente!
Sempre pro-tese e mai sospese!
Sempre vivide, vive,
Sempre… on the rocks!!!
Complici on the rocks
sigarette allo specchio
Due sigarette, intraviste in lontananza, si avvicinano a quel palco, calpestando di fumo l’erba inumidita dal pianto.
È un pianto di gioia, versato da migliaia di anime “in attesa”, con-fortante cornice di un quadro a tinte contrastanti, disegnato dalla cenere che entrambe le sigarette “sputano”, quasi con arco-balenico e vigoroso colore.
Al calar delle luci i volti si “mescolano” e si con-fondono, i destini si incrociano, i silenzi sposano le urla delle chitarre e le due sigarette iniziano lo show.
Quella che è pigramente tirata fuori dal pacchetto sembra più incerta nel suo trattenersi fra dita tremanti e labbra serrate; la sigaretta arrotolata, invece, quasi irride il tabacco, impaurito dalla “bruciante” fine che lo aspetta e dalla mano sapiente che ne modella la sua essenza.
A guardarle da qui, appaiono come segnate da carismi diversi e di-vertenti allo stesso modo, ma a uno sguardo più attento è evidente il gioco di specchi che contraddistingue il loro esserCi: sembra un continuo, reciproco ri-mando di “fuochi” trasudanti passione… una elettiva corrispondenza, complice di segreti mai confessati e di intese annunciate dal rumore degli occhi.
È strano che due sigarette abbiano la capacità di suscitare parole che vanno ben al di là del canonico “nuoce gravemente alla salute”… ma il guardare del mondo è spesso distratto e banale… difficilmente osserva i particolari!
In pochi, infatti, si accorgerebbero che – dopo centinaia di assoli di chitarra e roboanti sobbalzi da doppia cassa – le due sigarette ri-tornano, nel posacenere dell’esistenza: palcoscenico in cui si osservano e si scambiano il calore reciproco del proprio “fumo”… senza venderlo a nessuno!
Sempre fraternamente accese, mai spente!
Sempre pro-tese e mai sospese!
Sempre vivide, vive,
Sempre… on the rocks!!!