Sono l' estranea di "casa mia"di Rapha'ēl
Succede Lettore.
Non so chi è lei e perché sta inciampando nei miei versi, ma visto che c’è, le racconto una storia.
Mi sembrava simmetrico: il passa dei miei piedi scandito a quello del mio battito.
Ho pensato spesso di scappare…
Ma nessun luogo,
nessun luogo,
nessun luogo…
Aveva l’odore e il profumo di “casa”.
Ed era poetico:
passeggiare nei vicoli,
riconoscere la gente per strada,
salutare distratta,
“vivere il caso del non sono a caso”.
Et voilà… Vita!
E pensare,
Pensare,
Pensare…
Che nonostante le inquietudini, i terremoti sentimentali, l’ assenteismo della gente…
Mai, mai mai,
avrei pensato di sentirmi l’estranea di “casa mia”.
La mia terra,
la Lucania,
mi ha portato in grembo e mi ha fatta donna e poi mi ha presa al suo cospetto.
Da un po’ di tempo abbiamo litigato e mi sta cacciando perché le dico la verità:
“Smettila di sporcarti Lucania!”
Ora?
Cerco un posto nel mondo,
il mio posto nel mondo…
Lettore.
Dove sentirmi a casa e non avere paura delle trappole.
È vero,
Mi nascondo spesso da voi…
“I finti perbene”.
— Rapha’ēl
(Raffaella Caputo)_
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