Mi copro il corpo e snudo i versidi Raffaella Caputo
Mi copro il corpo e snudo i versi
Come l’ argilla distesa sul viso
di una donna egiziana.
Così curerò il mio corpo:
tempio nel mio tempo.
Lo specchio, beffardo,
si prende gioco di me.
Ed il tempo distratto,
scorre senza chiedermi:
“Mi scusi, Signorina,
è permesso?”
Nei miei anni migliori,
Ho fatto la fame.
Digiunavo amori
E vomitavo verità.
In che misura,
Mia colpa,
Se colpa,
È,
Amar(ti) ?
Fatica!
Ore 21:26, di una vigliacca serata di febbraio.
Qual è la tua storia da bar?
“Spara” il tuo inchiostro sul nostro bancone Barock… ed entra anche tu nel mirino RedvolverRock!
Aperitivi di inchiostro
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Sbaglia-toi
quando il vodka Martini tra le mani non fa diventare J.Bond e tra ironia e pro-vocazione si incontrano altre “spie” difettose
Giova-toi
per chi ha voglia di un bicchiere di-vino che unisca solitudini pensanti staccando “le etichette” nel caldo abbraccio di TU…IO
Ri-pensa-toi
per pensare con la sola compagnia di sè stessi
e dei propri occhi…
ri-flessi in un buon whisky
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