"I venti del cambiamento"di Rapha'ēl
Il mio tutto si concede al mondo con tenero un soffio.
Tentenno,
mentre saluto gli anni passare.
Piacevolmente catturo ogni sfumatura.
Ma prometto a me stessa
che non mi farò più ingannare da boati,
fuochi d’artificio
o da tutto quello che per Essere
ha bisogno di Sembrare.
No, non mi appartiene più!
Lascio che ingannevoli scie
vadano via,
mentre mi avvicino al cammino,
“Il miglio verde”, per l’appunto.
Non so tutto di “Lui”.
A parte che risponde,
applaude e chapeau…
Ti sorprende con un inchino!
Sempre se non sei affaccendato
a guardare un altro cammino .
È tutto qui:
quello che di più prezioso ho imparato.
Non c’è tempo.
Non c’è mai tempo,
non c’è molto tempo
per essere felici.
Allora che la felicità sia a me
come una vana gloria
o eterna malattia.
Chissà…
Ma prometto,
prometto di essere spudoratamente felice!
A costo di rimanere senza fiato
o di usare quello di “scorta”.
Soffio.
Soffia.
Soffiano,
I venti del cambiamento.
P.s.
Ventisei per l’ appunto
(12/11/93)
— Rapha’ēl
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