Sensazioni forti
Fra ubriacature della mente e colpi di pistola dello stomaco
Si ritrova, M, in un vorticoso turbine di folgoranti flashback e quotidiane avventure dello spirito… ed ecco, quindi, tutti i piccoli, significativi frammenti di un passato che ora gli è davanti per parlargli delle notti inconsapevoli, lascive e candide, di notti “perse” in passioni conturbanti, inappaganti, sazie di piacere mai…sazio!
Ah… quante notti si confondevano con il giorno, e poi mille notti di nuovo, come se non ci fosse più giorno… quante notti accese dal fuoco della smaniosa rincorsa di sé, fra ubriacature della mente e colpi di pistola dello stomaco!
Che giorni, vissuti maledettamente, come se fossero stati gli ultimi, con la forza dell’insoddisfazione, con il sole bollente che scalda un languore “congenito” e infiamma gli appetiti più voraci…
Wow, esplode lo stadio e l’erba è “fumata” via dall’onda d’urto schiacciante del desiderio… che brividi, che rabbia scaricata!
… quando mi scoppia dentro il frenetico impulso a godermi la scia, quando mi afferrano, irrefrenabili, le conturbanti notti di sesso con la vita, quando mi invade l’ebbrezza di dionisiache danze con la morte… morta nel frammento di quel “quando”. Mi scorre, proprio in questo “quando”, sul mio muso sbattuto tante volte contro irresistibili richiami di febbrile godimento, il carosello di suggestioni cercate, sfiorate, pretese anche in situazioni banali, vissute nell’inconsapevole certezza del loro rincorrersi continuo, senza fiato, col disincanto del “poi”, ma, certamente, con l’illusione forte, bruciante, del “mentre”!
… in uno spasmodico rincorrersi di ogni appetito in ogni istante, senza aspettare la fine dell’uno per soddisfare l’altro…
Sensazioni… sensazioni sempre più forti.
Sensazioni forti
Fra ubriacature della mente e colpi di pistola dello stomaco
Si ritrova, M, in un vorticoso turbine di folgoranti flashback e quotidiane avventure dello spirito… ed ecco, quindi, tutti i piccoli, significativi frammenti di un passato che ora gli è davanti per parlargli delle notti inconsapevoli, lascive e candide, di notti “perse” in passioni conturbanti, inappaganti, sazie di piacere mai…sazio!
Ah… quante notti si confondevano con il giorno, e poi mille notti di nuovo, come se non ci fosse più giorno… quante notti accese dal fuoco della smaniosa rincorsa di sé, fra ubriacature della mente e colpi di pistola dello stomaco!
Che giorni, vissuti maledettamente, come se fossero stati gli ultimi, con la forza dell’insoddisfazione, con il sole bollente che scalda un languore “congenito” e infiamma gli appetiti più voraci…
Wow, esplode lo stadio e l’erba è “fumata” via dall’onda d’urto schiacciante del desiderio… che brividi, che rabbia scaricata!
… quando mi scoppia dentro il frenetico impulso a godermi la scia, quando mi afferrano, irrefrenabili, le conturbanti notti di sesso con la vita, quando mi invade l’ebbrezza di dionisiache danze con la morte… morta nel frammento di quel “quando”. Mi scorre, proprio in questo “quando”, sul mio muso sbattuto tante volte contro irresistibili richiami di febbrile godimento, il carosello di suggestioni cercate, sfiorate, pretese anche in situazioni banali, vissute nell’inconsapevole certezza del loro rincorrersi continuo, senza fiato, col disincanto del “poi”, ma, certamente, con l’illusione forte, bruciante, del “mentre”!
… in una spasmodico rincorrersi di ogni appetito in ogni istante, senza aspettare la fine dell’uno per soddisfare l’altro…
Sensazioni… sensazioni sempre più forti.
Michele Caporale è l’autore del libro “D’io Vasconvolto”.
D’io vasconvolto è il libro con cui tenta un approccio del tutto originale alla produzione artistica di Vasco, per tracciare, attraverso l’esaltante e suggestivo racconto dei momenti epifanici di un viaggio-concerto, vera e propria metafora della vita, un percorso di carattere filosofico-esistenziale, attingendo al senso più profondo e vitale delle parole del cantante.
Questo libro non è una biografia, non è una raccolta di canzoni e non è il “diario” di un fan vasco-sconvolto.
Questo libro ha una sola chiave di lettura: la libertà. La libertà di essere se stessi, vivendo senza condizionamenti, senza costrizioni, senza idolatrie e, forse, perfino senza alibi. Libertà di vivere la vita con la spontaneità dello “s-concerto”.
«Il concerto è approdo sicuro, radura aperta, cerchio luminoso, è l’idea della vita che accoglie e disperde, sorprende e ri-prende».
Articolo di Michele Caporale, autore del libro “D’io Vasconvolto”.